Audrey Hepburn, My fair lady e l’effetto Pigmalione.

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Ti è mai capitato di avere un collaboratore particolarmente bravo? Che apprende, lavora con passione, si assume responsabilità e aumenta il livello delle sue prestazioni costantemente?

Per contro, ne hai mai avuto uno che consideri mediocre? Con evidenti carenze, demotivato al limite del fannullone? Che, alle 18 in punto, gli cade la penna?

Bene, sia nel primo che nel secondo caso, sappi che i loro risultati dipendono, in tutto o in parte, dal tipo di relazione che hai instaurato con loro. O, per meglio dire, dalle tue aspettative.

Hai mai sentito parlare dell’effetto Pigmalione?

Pigmalione è un personaggio della mitologia greca. Re di Cipro, secondo Arnobio. È famoso per aver creato una scultura d’avorio raffigurante una donna nuda. Opera che gli riuscì così bene che se ne innamorò tanto da pregare Afrodite affinché la rendesse umana per poterla sposare. È un mito che da sempre affascina la cultura occidentale che ci ha costruito sopra delle opere teatrali o capolavori del cinema come My Fair Lady (8 Oscar e una favolosa Audrey Hepburn). L’effetto Pigmalione viene definito anche effetto Rosenthal dall’esperimento di psicologia sociale dell’omonimo ricercatore americano.

Anni Sessanta, California.

L’equipe dello psicologo coinvolse gli alunni di una scuola elementare che vennero sottoposti ad un test sul Quoziente Intellettivo. I risultati vennero comunicati agli insegnanti con la consegna di mantenerli segreti e con l’impegno, da parte di questi, di trattare tutti allo stesso modo. Ma gli insegnati ignoravano una cosa: a fini sperimentali, il prof. Rosenthal aveva trasmesso loro dei risultati fasulli combinando a caso nomi e numeri.

Quello che avvenne quando Rosenthal un anno dopo andò a rifare il test del QI, confermò la sua tesi: i risultati dei “finti migliori” erano cresciuti in modo netto. Questo perché gli insegnanti avevano agito, più o meno inconsapevolmente, con un approccio mirato a trarre il meglio da loro, visto che li consideravano più intelligenti. Altri studi sono stati fatti in anni più recenti allargandoli al mondo del lavoro. Studi che hanno confermato le teorie di Rosenthal.

Un’altra teoria molto interessante sui comportamenti umani è la profezia che si auto-avvera.

Ossia, quella previsione molto legata alla suggestionabilità umana che si realizza per il solo fatto di essere stata espressa. 

Nel mondo del lavoro si traduce in quei comportamenti attuati da certi capi convinti di avere a che fare con collaboratori inadeguati. Comportamenti che portano le persone a lavorare sotto stress e a fornire quelle performance scadenti che i capi si aspettavano sin dall’inizio. 

Ma stiamo parlando di pessimi capi.

Quelli bravi, quelli illuminati agiranno sempre per ottenere l’effetto Pigmalione, stimolando i collaboratori a sviluppare tutto il loro potenziale.

L’errore non è un segno di incapacità ma fa parte del processo di apprendimento.

J. Velasco