Dinamo basket: ecco com’è diventato un caso di studio nelle università.

I miracoli non esistono. O meglio, se sono esistiti, è accaduto più di duemila anni fa…

Una squadra di provincia che da anni compete con realtà ben più blasonate del panorama cestistico italiano ed europeo arrivando a vincere trofei, tra cui uno storico scudetto nel 2014-15, e a qualificarsi a dieci playoff degli ultimi dodici campionati di A1, non può essere un miracolo.

Lo abbiamo appurato sabato scorso in un’entusiasmante visita presso la Club House Dinamo insieme a un gruppo di venti imprenditori che partecipano al programma Executive sul General Management di PMI Academy.

Ad accoglierci, Jack Devecchi, capitano di lungo corso, il direttore generale Viola Frongia, Luigi Peruzzu, Paolo Citrini e Valentina Sanna dei settori marketing e comunicazione, il coach Piero Bucchi e il presidente Stefano Sardara.

ORGANIZZAZIONE

Dal primo giorno del suo insediamento, Stefano Sardara ha considerato la Dinamo come un’azienda studiando realtà simili anche all’estero per adattarne le buone prassi al suo modello di business. Ecco, accanto alla divisione sportiva, un team di professionisti a presidio di aree strategiche come l’amministrazione, il marketing, la comunicazione e il merchandising che impara dai più bravi, studia e ragiona aziendalmente. Team con grande rappresentanza di donne.

CLUB HOUSE

A pochi passi dal palazzetto, la Club House: il quartier generale – aperto tutti i giorni – punto di congiunzione tra città, squadra e tifosi. Un luogo dove prendere un caffè, partecipare al “terzo tempo” dopo le partite o regalarsi un gadget bianco-blu.

POSIZIONAMENTO

Agli inizi, la Dinamo era la squadra di Sassari e del circondario. Ma essendo l’intera isola un “oceano blu” da navigare, la strategia è stata quella di uscire dal guscio e mandare in missione la squadra a Cagliari, Nuoro o Olbia per amichevoli, ritiri o semplici visite. Parallelamente, grazie anche ai social e a una web tv, sono stati raggiunti i “sardi nel mondo” o altri simpatizzanti al di fuori della Sardegna. Tutto per creare una forte identità territoriale che facesse della Dinamo la squadra di un’intera isola.

SOCIALE

La Fondazione Dinamo svolge attività rivolte alla tutela dei soggetti che necessitano di particolare attenzione con una cura speciale dedicata ai giovani e alla loro crescita fisica e mentale. Un modo per restituire al territorio il grande sostegno che si riceve in ambito sportivo.

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA

In assenza di una proprietà dai potenti mezzi economici (com’è stato, ad esempio, a Siena con Monte dei Paschi o com’è, da anni, a Milano con Armani), Dinamo ha parcellizzato le sponsorizzazioni coinvolgendo una moltitudine di aziende accanto al main sponsor Banco di Sardegna. Ridotto, così, ai minimi termini, il rischio di legare le sorti economiche del club ad uno o pochi soggetti.

GIOVANI E PASSAGGIO GENERAZIONALE

«Un giovane vive il periodo di maggiore creatività tra i diciotto e i ventotto anni, perché privarsi di questo patrimonio?» ha detto Stefano Sardara. Da sempre, il presidente si circonda da giovani di grandi prospettive. Il direttore generale Viola Frongia ha 30 anni, l’AD Francesco Sardara – figlio del patron, classe 1998 e master in Bocconi – sono alcuni esempi di questo pensiero. Il giorno in cui deciderà di mollare il timone, la Dinamo sarà comunque in buone mani.

GESTIONE DEL TEAM

L’intervento del coach Piero Bucchi è stata una vera lectio magistralis sulla conduzione di un gruppo di lavoro.

«Amalgamare una squadra costituita da italiani, americani, croati ed un lituano è stato uno dei primi compiti, quando sono arrivato. Ragazzi che hanno storie personali diverse e ambizioni individuali di carriera e di guadagni, visto che il professionismo ha una durata limitata. Un bravo allenatore deve fare in modo che gli obiettivi individuali convergano in quelli di squadra che vengono davanti a tutto».

Prima di trasferirci al PalaSerradimigni e assistere alla fase finale dell’allenamento, la domanda finale a Sardara, questa volta di stampo prettamente sportivo: «Quando ripoterai a casa Gigi Datome?»

Non sveliamo la risposta ma lasciamo buone speranze ai tifosi della Dinamo.