Una volta, un re ricevette in regalo due magnifici falchi pellegrini, i più begli uccelli che avesse mai visto. Diede i suoi preziosi falchi al suo capo falconiere per allenarli. I mesi passarono e un giorno il capo falconiere informò il re che, anche se uno dei falchi era maestosamente volato altissimo nel cielo, l’altro uccello non s’era mosso dal suo ramo dal giorno in cui era arrivato.
Il re convocò guaritori e stregoni da tutte le terre per prendersi cura del falco, ma nessuno riuscì a farlo volare. Presentò allora il caso ai membri della sua corte, ma il giorno successivo, il re vide attraverso la finestra del palazzo che il falco non si era ancora mosso dal trespolo.
Avendo provato ogni cosa, il re pensò tra sé e sé: “Forse ho bisogno di qualcuno che conosca meglio la campagna per capire la natura di questo problema”. Così chiamò la sua corte e disse: “Andate e portate un contadino”. In mattinata, il re fu elettrizzato di vedere il falco volare alto sopra i giardini del palazzo e disse ai membri della corte: “Portatemi la persona che ha fatto questo miracolo!”
La corte velocemente andò dal contadino e lo accompagnò di fronte al re. Il re quindi gli chiese: “Dimmi, come hai fatto a far volare questo falco?” Con la testa inchinata, il contadino disse: “È stato molto facile sua altezza, ho semplicemente tagliato il ramo su cui l’uccello era seduto”.
Un buon leader non deve imporre cosa fare, può guidare e dare consigli, a volte deve eliminare quelle zone di confort che limitano la reale natura dell’altro per permettergli di volare alto.
Essere leader
Il leader non ha un’etichetta, essere leader non è una posizione o un ruolo in azienda. Il vero leader viene riconosciuto e si fa scegliere, perché facilita e abilita, è a disposizione dell’altro per aiutarlo e riconoscere le proprie abilità.
Ogni imprenditore ha il compito di guidare il proprio gruppo verso un progetto comune, facendo sentire i suoi collaboratori parte dell’azienda. Egli deve comunicare la propria visione e i propri valori per poter attrarre e circondarsi di persone che ne condividano il pensiero e l’azione.
Come leader, vorrei che il tempo investito fosse scambio e crescita continua. Lo desidero per me e lo auguro ad ogni collega, socio, partner e cliente nel business. Devi trovare il modo per attrarre professionisti che siano più bravi di te, che abbiano voglia di esprime il loro potenziale.
La verità è che, quando scegli le persone con le quali condividere un business, scegli di condividere con loro parte del tuo tempo, le tue giornate e le tue energie, influenzando il tuo benessere e umore.
Se ciò che fai è ciò che ami fare ed essere, diventa imprescindibile circondarsi di persone che condividano i tuoi stessi obiettivi, che siano mosse dalla tua stessa volontà di crescita, con le quali hai il piacere di creare e per le quali provi stima e gratitudine.
Innescare questo processo virtuoso non è affatto semplice. Non devi mai perdere di vista il valore del tuo tempo e, soprattutto, hai bisogno di alcuni ingredienti essenziali, alla base di ogni leadership di successo.
Tre gli elementi fondamentali:
1. Coinvolgi
Non si tratta di convincere, né di motivare, ma di sforzarsi di capire l’altro, perché fa quello che fa e qual è il desiderio che lo muove.
Per poter coinvolgere devi saper ascoltare: in questo devi essere cintura nera! Ogni sfumatura dell’ascolto ti dà consapevolezza di ciò che desideri per il gruppo, per il progetto, per l’azienda.
Chiunque vuole sentirsi importante: appagare il desiderio di essere importanti è ciò che ci distingue dagli altri animali. E il modo in cui si sceglie di soddisfare il proprio desiderio di importanza è un indicatore della propria personalità. John Rockefeller lo ha appagato facendo costruire un enorme ospedale a Pechino per curare persone che non sapevano nemmeno della sua esistenza. Andrew Carnegie, che lodava i suoi collaboratori sia in pubblico sia in privato, scelse di continuare a farlo anche dalla tomba, con un epitaffio che recita: “Qui giace un uomo che seppe circondarsi di uomini più bravi di lui”.
Tendiamo a sottolineare soltanto quello che va male, quello non ci piace, dando per scontate le cose fatte bene. Manifestare gratitudine, invece, è un’ottima abitudine. Attenzione, però, alla differenza tra apprezzamento e adulazione: il primo è sincero, la seconda è falsa.
Onestà e trasparenza sono alla base di ogni relazione di fiducia. Sii sempre sincero e comunica. Frederick Herzberg, uno dei più grandi studiosi comportamentali, è stato forse il primo a studiare il fenomeno: nel lavoro, il più grande fattore motivante è il lavoro stesso. Sono il senso della sfida e la possibilità di mettere alla prova la capacità di vincere, la leva fondamentale che fa agire le persone.
A essere importante non è solo evidenziare la fiducia che si ripone nelle abilità dell’altro, ma anche il modo in cui il compito viene assegnato: chiedere, proporre, coinvolgere, comprendere il punto di vista degli altri, mostrarsi sinceramente interessati all’altro, piuttosto che indurre gli altri a interessarsi a noi… È questa la chiave del successo.
2.Condividi
La comunicazione è tutto. Dobbiamo comunicare e guidare l’altro lungo la via della consapevolezza, in un percorso di responsabilizzazione che aiuti a superare alibi e vittimismo, che metta in risalto la capacità e la volontà di superare le difficoltà, di divertirsi a trovare soluzioni ai problemi.
Troverai sulla tua strada anche chi, invece, è il problema: condividi anche questo! Condividi che il suo atteggiamento e la sua insoddisfazione non solo non lo porteranno a migliorare le sue performance, ma nemmeno a farlo stare bene, influenzando inevitabilmente anche chi gli sta intorno, rallentando l’energia e la capacità del gruppo di continuare a crescere.
Condividi lo status del tuo club, fallo internamente dal primo giorno, ma fallo arrivare anche fuori, attraverso il digitale. Se sarai autentico, con esso non avrai limiti: sarà il catalizzatore del tuo business.
Condividi in gruppo, dedica attenzioni al singolo, fai attenzione alle compatibilità e alle sinergie. Valuta le forze in campo e coinvolgi nel cambiamento, condividendo i benefici attesi. Fallo per il bene del singolo e del gruppo per condurre tutti verso un’unica visione.
Come leader siate onesti, sempre, anche verso voi stessi.
Condividere i risultati, le sfide, le opportunità, gli insuccessi è il modo più sano e genuino per far sentire l’altro parte del gruppo, dell’impresa, del movimento. La condivisione e la formazione continua sono alla base del terzo step.
3. Cresci
Ora che non solo hai un piano, ma anche le risorse, le competenze e il modello, puoi farlo! L’unico modo per rendere il tuo progetto più grande è avere un gruppo di talenti che con te condividono l’obiettivo e fanno di tutto per aiutarti a raggiungerlo. Far in modo che le cose accadano è la diretta conseguenza dell’ambiente e del clima che hai diffuso nel tuo ecosistema, un ambiente sano, di crescita e rispetto reciproco.
Assumi persone motivate e ispira. Evita le persone pigre e ricorda: qualsiasi competenza può essere acquisita, ma non puoi cambiare l’atteggiamento delle persone.
Non hai limiti, se sei arrivato in questa fase, punta ad una crescita esponenziale. In qualità di leader non lamentarti mai, se ti lamenti, nessuno ti seguirà. Sulle lamentele degli altri trova la tua opportunità, impara e studia. Sii ottimista, onesto e trasparente.
Crea uno lo spazio dove le persone siano disponibili e capaci di condividere e combinare talenti e passioni personali.
Il nostro ruolo di leader è allestire il palco, non recitarvi.